Abusi e torture su anziani disabili al centro della Croce Rossa: arrivano altre condanne

Sono stati condannati tre degli operatori sanitari accusati di aver torturato e maltrattato i pazienti del Centro di Educazione Motoria della Croce Rossa a Roma. Il giudice ha inflitto condanne con pene che vanno dai tre anni e quattro mesi a due anni e quattro mesi per tre imputati, mentre un quarto operatore è stato assolto "per non avere commesso il fatto". Le accuse, nei loro confronti, sono di tortura e maltrattamenti ai danni di pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche. Nell'ambito dell'inchiesta, due imputati sono stati rinviati a giudizio, mentre altri quattro hanno patteggiato: due sono stati condannati a quattro anni di reclusione, mentre gli altri a due anni con sospensione della pena previo percorso di recupero.

Pastorello (Cri): "Soddisfatti della sentenza"

"È una vicenda grave, a noi interessava assicurare che ci fosse il pieno controllo sulla attività del centro e che persone che hanno adottato dei comportamenti che sono contrari alle finalità dell'associazione fossero sanzionate e punite – ha dichiarato Francesco Pastorello, presidente della Croce Rossa di Roma -. Siamo soddisfatti. La magistratura ha dimostrato sensibilità nel distinguere le diverse posizioni e infatti c'è una assoluzione per un operatore perché il giudice l'ha ritenuto estraneo ai fatti".

Gli abusi dei dieci operatori

Gli operatori, dieci in tutto, sono stati arrestati dai carabinieri a luglio 2024 dopo le denunce fatte partire proprio dalla Croce Rossa, che avevano capito stesse succedendo qualcosa di tragico all'interno del loro centro. Le immagini delle telecamere installate dagli investigatori hanno mostrato una realtà agghiacciante, con pazienti abusati e maltrattati, insultati e picchiati. Un operatore, in particolare, è stato accusato anche di violenza sessuale nei confronti di un'anziana affetta da forti disabilità psichiche. Nessuno dei pazienti, date le loro condizioni, poteva difendersi o denunciare quanto stava accadendo.